Psicoterapia

PSICOTERAPIA ONLINE E IN PRESENZA A TORINO

Offro percorsi di psicoterapia individuale, psicoterapia di coppia e psicoterapia per l'età evolutiva 

COME E PERCHÈ INIZIARE LA PSICOTERAPIA

Un disagio psicologico può assumere diverse forme: può essere la conseguenza di un evento doloroso e circoscritto, come la perdita del lavoro, oppure presentarsi in maniera più sfumata, come una sofferenza legata a un ambito di vita, per esempio quello della relazione di coppia. Altre volte, il disagio deriva da emozioni difficili da gestire, come la rabbia, da impulsi incoercibili, come mangiare o spendere eccessivamente, oppure si manifesta sotto forma di sintomi invadenti, difficili da spiegare e da controllare, quali l’ansia e gli attacchi di panico.

Per comprendere tale disagio e decidere se proporre una psicoterapia, uso gli elementi emersi dalla psicodiagnosi per costruire una mappa orientativa della personalità del paziente.

Una mappa è la rappresentazione di uno spazio, usualmente sconosciuto a chi la utilizza, di cui riproduce le proprietà e le relazioni tra le componenti di interesse. In questo caso, la diagnosi psicologica è una mappa del mondo interno paziente; all'interno di essa, si inseriscono il suo disagio e le strade da percorrere per conoscerlo e alleviarlo.


LA PSICOTERAPIA COME VIAGGIO

La psicoterapia può essere rappresentata con la metafora fiabesca del viaggio, come un percorso nel quale paziente e terapeuta, muniti della mappa-diagnosi, collaborano per il raggiungimento di una certa meta, che sia stabilita in partenza o rivista lungo la strada.

All’inizio di questo viaggio, il paziente può essere angosciato per la mancanza di punti di riferimento, l'assenza di obiettivi e di una direzione; in alcuni momenti, lo psicoterapeuta può essere  un viandante che accompagna senza una meta precisa, fruendo di ciò che vede e sente nel mondo psichico del paziente; in altri, (in realtà, per la gran parte del tempo) deve essere un viaggiatore ben equipaggiato, dotato di una cartina e di una rotta definita.

La metafora della psicoterapia come viaggio si presta a interpretazioni multiformi, parla in modo diretto all'immaginazione e sollecita la fantasia, ma non risponde all'interrogativo su cosa sia la psicoterapia e su come si “riempiano” i 50-60 minuti della seduta.


LA PSICOTERAPIA COME RELAZIONE

Di solito si utilizza una metafora per spiegare qualcosa di ineffabile, o quanto meno un concetto che va al di là del significato letterale delle parole che lo definiscono; in effetti la psicoterapia ha, in parte, queste caratteristiche, perché, qualsiasi sia l'orientamento teorico guida, lo strumento principale di lavoro è la relazione tra paziente e terapeuta.

Si provi solo un momento a descrivere i rapporti significativi della propria vita e a spiegarne le dinamiche; si tratta di un compito difficilissimo, perchè la complessità delle relazioni emotive tra due o più persone è altissima. D'altra parte, è proprio questa la materia in cui noi psicoterapeuti siamo esperti.

Al tempo stesso, la psicoterapia ha basi storiche e scientifiche che ne fanno qualcosa di diverso da una disciplina esoterica e anzi ne provano l'utilità e il successo.


I percorsi di psicoterapia che propongo sono rivolti a minori e adulti; hanno una precisa cornice di regole detta setting che riguarda gli orari, i pagamenti, le modalità di rapporto tra paziente e terapeuta. Tali regole sono condivise con il paziente mediante un contratto scritto o verbalizzato prima di cominciare la psicoterapia; dello stesso contratto fanno parte gli obiettivi stabiliti insieme e l'impegno o la collaborazione richiesta al paziente.

In linea generale, i contenuti della seduta, ossia il modo in cui viene spesa l'ora di terapia, variano in base alla personalità del paziente, alla problematica portata e alla formazione del terapeuta.

La tipologia dei percorsi psicologici si estende su un continuum che va dagli interventi psicoeducativi di supporto alla quotidianità e/o di lavoro su un problema personale circoscritto, alla psicoterapia del profondo, ossia, (detto proprio in breve), alla costruzione di legami tra il passato e il presente per dare un senso all'esperienza psichica e arrivare a una comprensione più raffinata e approfondita di se stessi.

Un'altra differenza che caratterizza le possibili tipologie di lavoro terapeutico risiede nel grado di attività messo in campo da paziente e terapeuta: ritornando al continuum di cui sopra, le modalità vanno dall'esecuzione di compiti dentro e fuori dalla seduta prescritti dal terapeuta, all'esclusione di qualsiasi forma di attività concreta per favorire il lavoro mentale.


In termini ampi, la funzione della psicoterapia è quella di promuovere processi mentali, ossia  stimolare un cambiamento.

Affinchè si verifichi il mutamento di un equilibrio psichico preesistente, è necessario tener conto di un assunto: il cambiamento richiede tempo e non avviene soltanto nello spazio della seduta, ma anche nell’arco temporale che si crea tra una seduta e l’altra.

Inoltre, il cambiamento come apprendimento duraturo implica una modificazione permanente delle strutture cerebrali; che riguardi bambini o adulti, avviene sempre all’interno di una relazione o se è collegato a qualcosa di significativo o stimolante per la persona. Se un’affermazione, un commento o un comportamento del terapeuta hanno originato un’emozione nel paziente, inevitabilmente egli vi tornerà sopra. Provocare un’emozione significa generare un disequilibrio nell’assetto interno, costringe a ripensare quello precedente e a trovare un aggiustamento.

Ovviamente, la psicoterapia non cambia la realtà e non ha potere di eliminare le situazioni dolorose passate o presenti; la sua utilità sta nell'innescare un cambiamento di prospettiva sugli eventi, su di sé e sugli altri con cui si è in relazione. Il paziente, invece di avere solo l’esperienza diretta di un fatto, di una reazione o comportamento proprio o altrui, ne costruisce una rappresentazione in collaborazione con il terapeuta, e così ne può dare una lettura diversa.

Detto in altre parole, il lavoro di strutturazione o ristrutturazione psichica è l’obiettivo stesso dell’intervento psicoanalitico. Gli psicoterapeuti lo sanno bene, dal  momento che la maggior parte di noi ha sperimentato personalmente cosa significa essere un paziente. I processi fondativi della psiche sono tanto precoci, quanto universali; in teoria uguali per tutti, in realtà non per tutti ottimali o sufficientemente buoni. Il lavoro psicoanalitico rappresenta un’occasione per riprendere, rafforzare o colmare le lacune di questi processi precoci.